ADS 468x60


JOHN CARTER DI MARTE
Scarica i libri in versione digitale! Clicca qui

www.facebook.com/JohnCarterItalia

venerdì 17 giugno 2011

NFM: Ecco i concept art di John Carter e l'intervista al regista!


Ecco I due concept art dal sito del LA Times e L'intervista di Geoff Boucher al regista del film Andrew Stanton.

Geoff Boucher: L'ultima volta che ti ho visto eravamo entrambi coperti di polvere nel deserto dello Utah sul set del film...
Andrew Stanton: E' successo molto da allora.Abbiamo montato il film, e abbiamo iniziato a lavorare al processo di animazione degli effetti visivi la scorsa estate. Poi abbiamo girato un mese di riprese aggiuntive a Los Angeles in aprile, e ora stiamo correndo all'impazzata per avere tutto pronto in tempo. Sapevo che sarebbe stato un viaggio lunghissimo.E' come dire "Stiamo per attraversare l'oceano in barca a vela, snza averlo fatto prima" Basta sapere che ogni girno sarà difficile o interessante oppure entrambi.E questo è certamente quello che è stato.
GB: Il materiale che ci ha fornito Burroughs è molto importante ma la maggiorparte delle persone di oggi non li conosce.Non ci sarà la possibilità di dire attraverso i trailer i poster che questa è la stela di rosetta della fantascienza che ha ispirato film come Avatar o Star Wars


AS: Questo è vero ma non voglio spiegarlo. Come posso dire? Mi sono appassionato di John Carter quando ero un bambino e poi l'ho messo da parte fin quando non arrivai ai miei venti anni - a quel punto ero più convinto che volevo fare cinema - ero in grado di riconoscere che (il libro) non era così solido nel materiale come lo ricordavo.Allo stesso tempo ho dato molto valore al fatto che avevo ricordato e che non avevo mai smesso di pensarci. (...) il materiale originale è molto episodico poichè nato come pubblicazione su un periodico: il nostro lavoro quindi  è stato trovare un filo conduttore e tracciare una storia che avesse inizio,  sviluppo e fine.

Concept art for Andrew Stanton's "John Carter." (Disney)

GB: Deve essere stata una realizzazione con molte libertà...

AS: Oh si. Se fosse stato  un un unico perfetto pezzo di letteratura sarei stato intimidito nel modificarlo.
Ho il desiderio di far sentire sullo schermo quello che io ho sentito leggendo il libro, questa per me è le cosa più importante.(...)

GB: Nella storia del libro John carter è un veterano della Guerra Civile che si ritrova misteriosamente trasportato su Marte, dove a causa della gravità è in grado di saltare edifici molto alti in un solo balzo, per così dire, un concetto che si ritrova  Superman del 1930.Un soldato scontroso impara della cultura aliena e si innamora di una principessa non diversamente da "Avatar". Nei racconti Burroughs, i leader i sono chiamati Jeddak , ci sono bestie chiamate Banths , c'è un rango guerriero di padwar - tutti nomi che sembrano echeggiare nell'universo di Lucas, così come i concetti chiave e temi. Tutto questo rappresenta un problema? Non ti crea il rischio che "John Carter" non sembri originale per chi non conosce la storia?

AS:Io sono  fan dei film che hai citato, come chiunque, per me è importante non ripetere quello che già è stato fatto.Riconosco le  influenze che derivano dalle opere di Burroughs e i suoi libri sono ancora freschi e speciali.Niente del film è una reazione ad opere fatte da altri. (...) mi sono ispirato a film come Apocalypto a Roma ma anche a Shogun e Lawrence d'Arabia film che come spettatore mi aspetto che sono stati realizzati dopo una ricerca storica.Mi danno un senso di come si viva in quel paese e in quelll'età storica.Allora ti chiedi: 
"Cosa succede se abbiamo fatto molte ricerche storiche su marte e abbiamo trattato il film come se fosse in costume" Ci sono così tanti luoghi sulla terra di cui non so nulla e quando ne vieni a conoscenza sono sempre affascinanti(...) e quindi ci saimo detti " lo tratteremo comeun film storico non come un film fantasy realizzato da qualche fan". Abbiamo cercato di renderlo realistico. E' stato uno dei motivi per cui ho amato il signore degli anelli una delle somoglianze tra Tolkien e Burroughs è che hanno raccontato queste storie ai lettori come se avessero viaggiato moltissimo e avessero compiuto ricerche accurate, come se stessero documentando eventi reali, la flora e la fauna e l'architettura e la cultura di quei paesi.(...) c'è stato un libro scritto- chissà quanto tempo per farlo- e redatto nel 1970 da un fan di Burroughs.Questo fan ha tirato fuori  tutti i nomi di luoghi e persone, tutte le regole di misurazione, la terminologia della società, tutto questo e lo ha messo  tutto insieme. Si tratta di un'enciclopedia chiamato, penso, La Guida alla Barsoom .  Penso che tutto il reparto artistico sia uscito e lo abbia comprato. Era la nostra regola . Ha reso le cose molto più facili.(...)
GB: Sono rimasto sorpreso del fatto che non è nei vostri programmi partecipare al Comic-Con.Sembra il posto ideale per conversare con i fan  che vedranno il film prprio nel 100esimo anniversario dall'uscita del romanzo...

AS: Faremo comunque i nostri eventi speciali per avere visibilità. so che alcune persone vedono questo atteggiamento come un segno di insicurezza nell'effetiva qualità del materiale.E' l'opposto.Vogliamo controllare bene come verrà visto e presentato.Molte cose vengono svelate troppo presto. Non ci guadagniamo nulla a parlare di film come questo troppo prima. penso che in futuro potremo far arrivare notizie un po come fa Prince quando annuncia il suo concerto qualche giorno prima.Sembra l'uniico modo per focalizzare l'interesse sul film.

 
Concept art for Andrew Stanton's "John Carter." (Disney)

GB:Ho continuato ad usare la parola "Autentico"  mentre sviluppavamo il film nell'art department. Volevo che tutto quanto apparisse come se fosse stato utilizzato, fosse passato attraverso il tempo. Volevo che ci fossero scenografie e oggetti di scena usati. Può sembrare strano, ma i film dei Monty Python mi hanno sempre molto  colpito, soprattutto per il senso di "valore di produzione" che ha Terry Gilliam.  I primi film storici sembravano tutti puliti e perfetti. Nel mio film volevo che si percepisse l'epoca pre-rivoluzionaria di Marte. Ricordo che una volta avevamo per le mani questo grosso fucile, e l'artista che progetta le armi del film aveva realizzato un oggetto meraviglioso. Io mi sono allontanato di qualche metro e gli ho detto che sembrava nuovo di zecca, e che serviva colpirlo pesantemente. Lui mi disse "Stai scherzando?" ma poi lo fece. Volevamo che tutti gli oggetti di scena e le scenografie apparissero sporchi, usati e si spera, storici. 

Geoff Boucher

0 commenti:

Posta un commento